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Andrea de Roever Lysle (1856 - 1926)

Ad Arenzano, dietro il Santuario di Nostra Signora delle Olivette, ora sede anche dell’itinerario marinaro “Spinti al largo…”, c’è la bella “Villa Pia”. A cavallo tra l’800 e i primi anni del Novecento si chiamava “Villa Lysle” ed era famosa in tutto il mondo grazie alle opere scritte dal suo proprietario, il professore Andrea de Roever Lysle, proveniente da Amsterdam(1).

Andrea de Reover Lysle era una persona pratica e, nell’euforia che caratterizzava la società del suo periodo, caratterizzata da un improvviso dilatarsi degli spazi e delle possibilità grazie ai nuovi mezzi di locomozione e ai progressi della scienza in ogni ambito, necessitava di confrontarsi con realtà che uscivano ben al di fuori dell’ambito locale. Lysle intravvide un bisogno di molti e se ne fece carico: la comunicazione tra lingue diverse.

 Si dichiara “insegnante di lingua Inglese, Francese, Tedesca, Spagnuola, Russa ed Olandese a Torino, Milano, Napoli, Londra, Barcellona, Francoforte, Bruxelles, Nuova York, Messico, ecc., ecc.“ . In una società dove la maggioranza non sapeva ancora leggere e ancora meno scrivere, anche le diverse grammatiche aggiungevano difficoltà. Nei suoi manuali, quindi Lysle adottò la convenzione del tradurre tra diverse lingue focalizzandosi sulla trascrizione dei suoni oltre che sul rispetto delle convenzioni scritte, consentendo a chi ne fruiva di riuscire almeno a comunicare verbalmente. Nella prefazione ai suoi manuali garantiva che in poche settimane o mesi si sarebbe riusciti a padroneggiare a sufficienza per una comunicazione efficace “con o senza maestro”.

I suoi manuali si diffusero moltissimo: nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (BCNF, la massima istituzione italiana) sono catalogate ben 77 opere del nostro. In molti casi erano da lui stesso tradotti e pubblicati nelle altre lingue per essere utilizzati dagli stranieri che volessero imparare l’italiano di base.

Lysle, che viaggiava in tutto il mondo, fece anche di Arenzano un centro delle sue attività, nonostante pubblicasse le sue opere a Torino. In alcune prefazioni indicò propria Villa Lysle, ad Arenzano, come località dove scriveva. Negli ultimi anni pubblicò anche opere di tutt’altro indirizzo: “La fanciulla senza cuore (The girl without a heart)”, una storia vera scritta dopo uno dei suoi viaggi in Messico, è del 1916 e “La fanciulla tutta cuore (the girl with a heart), continuazione del romanzo La fanciulla senza cuore”, è del 1921.

Per dare un’idea dell’attenzione alla praticità dei suoi manuali ecco alcuni titoli:

  • L'inglese come si parla in Inghilterra - Genuina fraseologia inglese: raccolta originale di conversazioni inglesi su ogni argomento indispensabile a chi studia la lingua (1912, l’autore precisa nella prefazione di aver introdotto nuovi argomenti quali l’automobile e l’aeroplano; l’opera fu premiata all’Esposizione Internazionale di Torino)
  • La vera corrispondenza commerciale e famigliare moderna, inglese – italiana; raccolta di lettere moderne commerciali scritte da competenti corrispondenti di case primarie di Londra, New York, Liverpool, Glasgow e raccolta di termini speciali riguardanti la fotografia, l’automobilismo, citazioni di grandi scrittori, nomi di città, vocaboli relativi alla meccanica, elettricità, ecc.
  • Nuovissima edizione dell'unico metodo accelerato nazionale per imparare a parlare, leggere e scrivere la lingua portoghese-brasiliana in pochi mesi con o senza maestro secondo il metodo di A. D. R. L.; corso completo / redatto in conformità della riforma ortografica da Erasmo Jocundo Burghy

La villa era accudita da “u sciù Fedele”, amico stretto dello scrittore, di cui rimangono tracce anche nella memoria di alcuni concittadini.

La vicenda di Lysle e’ una ulteriore conferma di come Arenzano abbia avuto a cavallo dell’inizio del secolo scorso un momento di grande fermento; molte personalità di spicco hanno scelto la nostra cittadina come località di residenza o di villeggiatura.

 

(1)    Andrea De Negri, “Arenzano, cose, eventi genti” 

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