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PUC - Contributo 1 - Ottobre 2008

 

Al Sindaco del Comune di Arenzano

All’Ass. Urbanistica

All’ Ass. Ambiente

Agli Estensori del PUC

 

 

 

Oggetto :  Partecipazione della scrivente Associazione allo sviluppo del Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Arenzano - Documento per la “Descrizione Fondativa”.

 

Premesso che la nostra partecipazione al P.U.C. si pone come obiettivo prioritario il conseguimento di una buona qualità della vita mediante il rispetto del PTC della Provincia, del PTCP della Regione, del Piano di Bacino della Provincia,la coerenzacon lo sviluppo sostenibile contenuto nei  principi dettati dall’Agenda 21, dalla Carta di Aalborg alle quali il nostro Comune ha aderito,  dalla Carta di Arenzano e in linea con la delibera di Giunta n.104 e relativi Principi guida in essa contenuti

Nel merito riteniamo per primo evidenziare uno stato pianificatorio del nostro territorio fortemente squilibrato, infatti come già evidenziato dal voto regionale di approvazione del PRG 2001 (in regolare scadenza nel 2011), si evince che a fronte di una popolazione residente di 11590 (consolidata a partire circa dalla metà degli anni 80) risulta esistere sul territorio una volumetria residenziale per 26389 abitanti. Questo dato ci conferma che, dal dopo guerra ad oggi, si è costruito in maniera eccessiva a favore di 2°/3°/4° case che, qualora venissero convertite in prime case (eventualità possibile) e considerando le ulteriori case costruite dal 2001 al 2008, Arenzano avrebbe già oggi una potenzialità residenziale  presunta superiore ai 28000 abitanti.

Tutto questo a scapito, già per l’attuale popolazione, di una endemica carenza di infrastrutture e servizi: acquedotto e fognature; viabilità veicolare, ciclabile e pedonale, in particolare Piana, Cantarena, Terralba, Gasca, Via Marconi, Centro, Via Unitàd’Italia ecc…; servizi essenziali quali: nuova scuola media, nuova piscina, palestra e/o palazzetto dello sport, campo sportivo fornaci, una sala polivalente quale centro diaggregazione per giovani/anziani, residenze protette per anziani pubbliche e non ultima  la carenza  di parcheggi pubblici insufficienti a soddisfare le esigenze dei residenti e dei turisti ospiti, da reperire  preferibilmente  in aree decentrate .

A questo proposito vogliamo evidenziare lo sfruttamento indiscriminato del sottosuolo avvenuto in questi anni e la mancanza di un piano che registri i box interrati costruiti in base alla legge Tognoli n.122/89.

Per quanto suddetto viene spontaneo chiedere una forte svolta di tendenza ed il PUC, a nostro parere, dovrà avere la funzione di riequilibrare la critica situazione ereditata dal recente passato.

Per cui il percorso formativo del piano in oggetto, già a partire dall’impostazione della “Descrizione Fondativa”, dovrà attuare la prima fase di conoscenza attraverso indagini reali sul territorio  per rilevare  dati veri ed aggiornati :

  • ambientali
  • socio economici
  • paesaggistici

.

La realizzazione di indagini ambientali sul nostro territorio dovra’ portare a un documento in cui le informazioni siano espresse in modo chiaro e lineare per evitare le doppie interpretazioni. Questi studi, fondamentali per la conoscenza e lo stato delle nostre risorse (acqua, aria, verde, suolo, sottosuolo, flora, fauna ecc…), devono costituire un insieme integrato e relazionato tra di loro per creare un sistema che ci permetta di capire la reale sostenibilità degli interventi (qualsiasi trasformazione del territorio quali: realizzazione di strade, servizi, manufatti, piantumazioni ecc…) da attuarsi a seguito delle reali esigenze d’uso della popolazione.

Inoltre questa conoscenza non deve essere solo una base di partenza ma deve costituire un sistema di riferimento per ogni decisione del  PUC.

A puro titolo di esempio, un’indagine sulla disponibilità della risorsa idrica, anche in raccordo con il Piano di bacino del Bilancio Idrico recentemente adottato dalla Provincia di Genova e in possesso della Civica Amministrazione, guiderà le previsioni in funzione della già citata carenza nelle infrastrutture idriche e fognarie.

Occorreranno ulteriori indagini sulla realtà socio-economica attraverso l’approccio quantitativo dei dati ufficiali rispetto ai seguenti ambiti: aspetti demografici - mercato del lavoro - agricoltura - settore energetico - servizi (sportivi,sociali e sanitari) - funzione turistica - funzione commerciale, per comprendere le vere esigenze nei diversi settori.

Dovranno essere nel contempo realizzate nuove indagini sul paesaggio che riguardino:

-         la conservazione e la tutela;

-         la tranquillità e la percorribilità di una rete pedonale di strade e quella ciclabile;

-         la vocazione agricola.

Queste indagini devono costituire i dati di partenza per impostare un progetto per la vita futura del nostro paese che vede nell’elaborazione dello strumento PUC l’ultima possibilità di una pianificazione urbanistica intesa come efficace governo del territorio e non trasformare la gestione del piano in uno strumento prettamente immobiliare.

 

Tuttavia sulla base di precedenti considerazioni sul PRG vigente si anticipa che dal punto di vista più strettamente urbanistico:

 

-         occorrerà tenere conto della necessità primaria di provvedere, con apposito piano, alla realizzazione di infrastrutture e servizi, al recupero ed alla riqualificazione del patrimonio edilizio, sia pubblico che privato, con attenzione al risparmio energetico.

 

 

-   in merito alle contenute nuove volumetrie, che dovranno privilegiare il fabbisogno di    edilizia economica popolare e le reali esigenze residenziali mai soddisfatte dei piccoli proprietari (da quantificare attraverso un censimento), si dovrà:

 

1) eseguire un puntuale e documentato censimento delle volumetrie residenziali      realmente esistenti al 2008, tenendo conto delle eventuali iniziative in atto, per stabilire quanto è stato realizzato rispetto al PRG 2001;

2) confermare le zone sature già previste dal suddetto PRG (per cui si rimanda al relativo voto e alle Norme Tecniche di Attuazione) e di quelle ormai prossime ad esserlo (Terrarossa/Cantarena/Pineta/Gasca);

3) eseguire un documentato censimento dei terreni che risultino già asserviti a favore di volumi esistenti elencandoli in apposito piano;

4) verificarne le reali necessità in funzione della crescita della popolazione residente (certamente assai contenuta perché da anni essa risulterebbe stabilizzata intorno agli 11500 abitanti).

 

In funzione di quanto predetto si potrà avere come risultato:

- le potenzialità residue delle zone individuate

-         i terreni da ritenersi saturi

-         i terreni liberi da asservimenti

 

Inoltre, i terreni ancora suscettibili di edificabilità dovranno in ogni caso essere confrontati con la sostenibilità reale in base alle indagini ambientali sulle risorse e sulle valutazioni della nuova disciplina paesaggistica puntuale.

Infine riconsiderando la volumetria massima oggi ancora prevista dal PRG vigente che riteniamo, (a parte l’area collinare di valore inestimabile che merita un’attenzione particolare e sulla quale ci riserviamo di fornire nel prosieguo ulteriore documentazione), di entità residua, si potranno localizzare i lotti da utilizzare come già indicato tenendo conto dei seguenti criteri:

 

-         salvaguardare gli equilibri complessivi tra spazi liberi vegetali (dai più piccoli giardini ai parchi delle ville al Parco del Beigua) e spazi già costruiti, stabilendo corridoi verdi tra essi e dagli stessi verso il mare, vera occasione di ulteriore riqualificazione urbana (aree di pausa e di respiro)

-         evitare rilevanti modificazioni morfologiche in particolare per la realizzazione di infrastrutture viarie

Inoltre, meritano particolare attenzione :

Sottosuolo  - eseguire un piano che contenga l’aggiornamento dei box sotterranei già costruiti che riducono la permeabilità del suolo e che concentrano l’acqua in superficie; che nuovi eventuali interventi rispettino un insieme di normative che raccordino in modo specifico con il vigente Piano di Bacino della Provincia onde evitare situazioni critiche e/o di pericolo.

In particolare occorre escludere dalla previsione di nuove edificazioni le aree in frana attiva o quiescente in quanto in contrasto col Piano di bacino degli ambiti 12 e 13, oltrechè, in generale, coi principi di una buona pianificazione.

A tale proposito il Piano Urbanistico deve essere occasione per prevedere quegli interventi che, non solo non sono in contrasto con i Piani sovraordinati ma, anzi, da essi stessi sono previsti: si cita, ad esempio, l’elenco degli interventi di soluzione dei problemi idraulici e geo–morfologici puntualmente indicati nel Piano di bacino sopra richiamato.

Standard  - riqualificazione degli standard pubblici situati in zone urbane e previsti dal PRG vigente che darebbero grande qualità al potenziamento delle infrastrutture collettive, più in particolare quelli contenuti sulle aree nelle zone F (vedi Norme Tecniche di Attuazione del PRG ) quali:

F3 (campo sportivo Fornaci), F4 (campo da golf). F5 (minigolf), con eventuale eliminazione di standard inutili, ubicati in Zone S, perché non realizzabili, sia per ragioni orografiche (troppo scoscesi), sia perché inaccessibili in quanto non collegati alla viabilità pubblica.

 

Area ex-Stoppani e Area ex-Cava Lupara (Regime normativo di Trasformazione TRZ): Per dette zone, sono in via di definizione, da molti anni, due diverse e delicate pianificazioni di interesse sovra-comunale. Si ritiene che tali aree debbano, in ogni caso, integrarsi con il disegno complessivo del PUC come zone strategiche per l’ubicazione di funzioni essenziali e qualificanti per l’intero territorio in accordo con i comuni limitrofi e di spazi verdi collegati al Parco del Beigua.

Sostenibilità degli interventi  sia dal punto di vista paesaggistico che di uso delle risorse con particolare attenzione all’introduzione di pratiche per l’utilizzo di energia pulita , per il risparmio energetico e dei materiali da costruzione che dovranno essere, per quanto possibile, tipicamente liguri.

 

In conclusione, in funzione della nostra partecipazione e collaborazione, desideriamo informare le SS.VV. in indirizzo che questo primo documento è stato preparato in specifico per l’introduzione e lo sviluppo della “Descrizione Fondativa” e sarà documento di riferimento con i risultati della stessa descrizione.

Altri documenti saranno presentati, quando e come necessario e nel corso delle successive fasi di sviluppo del progetto PUC che potranno anche essere oggetto di maggior approfondimento relativamente ai temi già trattati.

Auspichiamo che gli Assessori in indirizzo favoriscano, per tutte le fasi, appositi incontri tra Amm.ne Com.le, Estensori del PUC e la scrivente Associazione onde consentire gli opportuni e necessari approfondimenti per questo ed i futuri documenti.

Arenzano, 20 ottobre 2008

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