Come diverse volte ormai segnalato, da qualche tempo ad Arenzano compaiono ben visibili, sempre a quota più alta delle nostre ripide colline, nuove case isolate in zone boscate, con grande turbativa del paesaggio. Un esempio e' la vicenda di località Calzoni, balzata recentemente agli "onori" della cronaca.
In questo caso, l'edificazione interessa le alture di un'area vicino al rio Sersa sovrastante il Camposanto di Arenzano, ad una quota di circa 200 metri sul livello del mare.
La villetta è collocata sotto il bricco Bardella in zona ANIMA e ISMA del P.T.C.P. E e E1 del P.R.G. proprio alle porte del Parco del Beigua. La località è impervia e per raggiungerla si sta realizzando un lungo e ripido nastro di strada.
La zona, in data 10-11 gennaio 2009, e’ stata percorsa da un grande incendio e i mappali relativi alla villetta in questione sono ricompresi all'interno dell'area incendiata come indicato nella cartografia allegata alla delibera di Giunta del Comune di Arenzano n.297 del16/12/2010 di aggiornamento del catasto soprassuoli percorsi dal fuoco.
Non ci stancheremo di ripetere che tali interventi non costituiscono presidio, né case agricole. Nessun contadino avrebbe ubicato una casa in quel posto.
Ci domandiamo a che servono i Piani territoriali, le leggi, le circolari, le carte con i buoni principi, i milioni di parole in difesa del paesaggio se poi si continua a rovinare l'ambiente con assurde villette ubicate con l'unico criterio della "vista a mare" per i proprietari.
Arenzano, 21 Luglio 2011